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Mounier, Emmanuel.

Filosofo francese. Compiuti gli studi universitari alla Sorbona, dopo qualche anno di insegnamento in un liceo di provincia, a Saint-Omer, si trasferì a Parigi e fondò la rivista "Esprit", intorno alla quale si organizzò un movimento di intellettuali cattolici, che esercitò una notevole influenza sul pensiero contemporaneo. Nel pensiero del filosofo francese, fondatore dell'indirizzo personalistico, si fusero lo spiritualismo cristiano di Pascal, Péguy, Bergson e Blondel, l'esistenzialismo di Berdjaev, G. Marcel e K. Barth e il Marxismo in una interpretazione umanistica. M. elaborò una visione filosofica in cui veniva affermato il primato della persona umana inserita nel suo contesto storico e comunitario. M. contrappose ai valori della società borghese individualistica, quelli di una società comunitaria realmente democratica. Su tali temi puntò la rivista dal 1932 in poi, dedicando una serie di numeri, che rimasero fondamentali, ai problemi della proprietà, del lavoro, della coscienza cristiana, dell'autorità. M. sugli stessi argomenti pubblicò una serie di saggi: Rivoluzione personalista e comunitaria (1935), Dalla proprietà capitalistica alla proprietà umana (1936), Manifesto al servizio del personalismo (1936), Che cos'è il personalismo? (1947), La piccola paura del diciannovesimo secolo (1948) (Grenoble 1905 - Châtenay-Malabry, Parigi 1950).